- Sostituzione dell’imposta sul valore locativo
- Votazione del 28 settembre 2025
- Un’analisi di Valpic —
Il progetto avvantaggia una popolazione che non possiede seconde case (R2) e che ha pochi debiti, quindi è probabilmente più anziana. Svantaggia invece le giovani coppie indebitate che possiedono una R2, così come quelle con spese di manutenzione o ristrutturazione elevate che diventerebbero indeducibili, con conseguenze dannose per i professionisti interessati. Dato che il numero di abitazioni R2 è quasi uguale al numero di abitazioni di residenza principale (R1) nel Vallese, un cantone che rappresenta un’eccezione in Svizzera (che complessivamente ha solo il 12% di R2), il progetto mette chiaramente il Vallese in una posizione di svantaggio al di fuori dei casi citati.
Tuttavia, il diavolo si nasconde nei dettagli, poiché sarebbe necessario conoscere gli importi delle tasse “sostitutive” sull’R2, che in Vallese avrebbero il vantaggio di essere distribuite su un numero maggiore di veicoli.
In linea di principio, l’attuale sistema di tassazione basato su un valore di affitto figurativo è a dir poco contorto. Persino il nostro vicino, campione del mondo in termini di tasse, non prevede questa assurda pratica, pur consentendo la deducibilità fiscale degli interessi sul mutuo principale e di alcuni lavori.
Il problema attuale in Svizzera sembra essere che nessuna delle tendenze politiche che sostengono le modifiche proposte immagina per un momento che questo gettito fiscale NON sarà sostituito, e rimane in una logica di tassazione sostitutiva, che inevitabilmente creerà perdenti e vincitori.
Inoltre, se il livello generale di tassazione viene mantenuto, lo stesso onere fiscale che si applicava al 36% dei proprietari di casa in Svizzera sarà spostato al 12% dei residenti in seconde case (ovvero un aumento di tre volte). Nel Vallese, dove il 54% della popolazione è proprietaria di una casa (rispetto al 46% di affittuari), l’onere fiscale si sposterebbe sul 50% dei residenti in seconde case (vale a dire un raddoppio). Se la tassa fosse calcolata solo sugli R2, i più penalizzati sarebbero coloro che hanno contratto i mutui più alti, i cui interessi non sarebbero più deducibili, e coloro che hanno dovuto intraprendere importanti lavori di ristrutturazione.
Un altro rischio risiede nel calcolo della base imponibile utilizzato dalle autorità. L’attuale imposta sul valore locativo si basa su valori catastali molto ridotti, spesso inferiori alla metà del valore di mercato. Una futura imposta sulle seconde case potrebbe basarsi su valori aggiornati che amplificherebbero il fenomeno, soprattutto nelle località turistiche più popolari.
Quindi, i cittadini vorranno scambiare un sistema sbagliato che conoscono con una situazione il cui impatto sarà difficile da misurare nel corso della loro “vita immobiliare”? La risposta sarà data dalle urne il 28 settembre 2025.
Questo è sicuramente un voto da non perdere.
Analisi VALPIC
Agosto 2025